Ogni Ufficio IAT, a prescindere dal territorio in cui è ubicato, deve poter accogliere e informare i viaggiatori per tutta la Puglia. E’ questo l’obiettivo che si prefigge l’Assessore all‘Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone che oggi – insieme al Commissario di Pugliapromozione, Paolo Verri – ha incontrato, in Regione, i gestori degli Uffici Iat e i rappresentanti di alcuni Comuni per condividere gli aspetti operativi e la nuova linea rispetto al tema dell’accoglienza turistica in Puglia.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario un coordinamento fra gli 85 IAT regionali e fra questi e le Case del turista organizzate dai Gal e gli uffici informazione organizzati dai Sac, con una immagine ed una formula unica e coordinata.
L’assessore Capone ha poi evidenziato l’importante esigenza di monitorare e di svolgere attività di custom satisfation con questionari nelle diverse lingue in modo che i suggerimenti raccolti possano consentire eventualmente di modificare in corso d’opera le linee e le azioni del Piano strategico Puglia365 che è stato appena consegnato al Ministro e che sarà presentato ufficialmente alla Fiera del Levante a settembre.
“I comuni e gli Uffici IAT sono i nostri hub dell’accoglienza turistica, i luoghi di incontro fra aspettative dei turisti e risposte alle loro richieste di informazione. Oggi dobbiamo conservare le buone prassi ma anche migliorare le prestazioni, adeguandole ad una domanda dei turisti sempre più sofisticata a cui dobbiamo dare una risposta già nella fase in cui sogna e progetta la sua vacanza, prima della esperienza di viaggio vera e propria – ha dichiarato l’Assessore Capone, aprendo la riunione – La Puglia può essere nel sogno di un viaggiatore grazie alla sua autenticità, che in parte dipende anche dal fatto che non ha ancora una vera e propria industria del turismo. Con questo non vogliamo dire che non puntiamo su una industria alberghiera pugliese,ma che comunque dobbiamo sempre conservare la nostra autenticità e unicità, caratteristiche che consentono di vivere in Puglia una vera e propri esperienza di viaggio. Per questo occorre realizzare una formazione degli operatori IAT che sia collegata ad una pianificazione pluriennale. Molto importante è però che l’intera comunità pugliese sia coinvolta nell’accoglienza. Sono tutti i pugliesi i primi operatori dell’accoglienza turistica. Più parliamo la stessa lingua, più quello che diremo si diffonderà. Più ci sentiremo una comunità insieme con gli operatori, gli imprenditori, i Comuni e i cittadini e più la nostra terra avrà grande appeal”.
Il commissario Verri ha poi indicato in dieci punti i passi da fare per i prossimi quattro anni: “Questi ultimi quattro anni di promozione sono stati una “cavalcata” potente che ha raccontato la Puglia con risultati che sono sotto gli occhi di tutti; e il fatto che Madonna sia venuta in Puglia, postando sul suo profilo immagini e commenti, è l’ultima dimostrazione di un interesse e di una conoscenza ormai verso questo territorio che ha in questo momento un grande appeal. Adesso ci aspettano altri quattro anni che ci servono per una nuova cavalcata tutta dedicata all’accoglienza. Con il Piano strategico abbiamo messo a segno alcune cose puntuali che saranno realizzate a breve: la prima è la riorganizzazione di Pugliapromozione con quattro aree – promozione, comunicazione, accoglienza, prodotto – che porterà l’agenzia ad essere più efficiente e vicina ai territori, con servizi più precisi, per approdare poi anche alla promo commercializzazione”. Altri punti strategici delineati da Verri sul tema accoglienza sono: miglioramento dell’accoglienza a monte – e per questo sarà utile anche la nuova app che sarà pronta entro un mese; una segnaletica comune per gli IAT, collegati anche attraverso Google map; standard, regolamento, orari e competenze coordinati e comuni a tutti gli uffici Iat; geolocalizzazione e creazione di una rete di ambasciatori digitali da remoto; creazione della card Puglia; incontri periodici di scambio di problemi e vedute collettivi di tutti gli operatori Iat; formazione anche attraverso il confronto con le migliori esperienze internazionali in tema di accoglienza e creazione del premio per il miglior Iat in Puglia. Per quanto riguarda i materiali di informazione, mappe e guide, si cambia rotta: si pensa di coinvolgere sui territori degli sponsor e di vendere il materiale ad un prezzo simbolico, destinando il ricavato ad alcune charity.